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Atatatatatatatatatatatatatatatatatatatatatatatatatatatata...uatta!

La copertina che trovate mista alle immagini del gioco, è un obbligatorio omaggio alla rivista che, mi fece entrare consapevolmente nel mondo dei videogiochi. La mitica Console Mania, a detta di Wikipedia, la rivista Italiana dedicata ai videogames più longeve di sempre. Ora, si puo dire tutto quello che volete di questa rivista, troppa pubblicità, essì in effetti era troppa, voti troppo alti e alle volte sospetti, essì pure questa ci puo stare, ma nelle sue cento e più pagine di pregiatissima carta patinata, mi ci sono perso millemila volte... sognando spesso i videogiochi che non avrei mai potuto avere... e il qui presente Hokuto no Ken 6, era tra quelli. Da dire, che in quel numero erano presenti recensioni di spessore ben maggiore, Sonic 2 (Mega Drive) e Art of Fighting per NeoGeo su tutti, e che il gioco dedicato al maestro di Hokuto, in fase di analisi, fu pure, giustamente aggiungo, molto bistrattato, ma che volete, il fascino di Hokuto era ai tempi a dir poco magnetico, e quella copertina, probabilmente la più bella di sempre per la rivista, un richiamo sufficiente per non voler ascoltare il grido di dolore del redattore dell'epoca, Piermarco Rosa, uno dei più attivi e competenti della prima era redazionale.

Ma bando ai sentimentalismi, parlando del gioco, siamo di fronte al classico caso di licenza buttata nel water... è quasi Natale (quando scrivevo l'articolo) ed'evito volutamente termini più esplicativi, ma ci siamo capiti. Hokuto no Ken 6, dopo un quinto episodio sotto forma di RPG (i primi quattro episodi apparvero su Famicom il NES Giapponese), si ripresenta nella veste ben più "modaiola" (ai tempi il picchiaduro alla Street Fighter tirava più del classico pelo...), del picchiaduro uno contro uno. Una veste grafica appena sufficiente, per giustificare l'utilizzo di una console potente come il 16bit Nintendo, un sonoro che non vi dico (ma invece ve lo dico dopo), e soli 8 personaggi, essì, in tempi in cui già era abitudine piazzarne per lo meno dodici, e con un roster a disposizione, virtualmente quasi infinito e iper caratterizzato, come l'Universo di Hokuto poteva offrire, solo otto personnaggi.

Poi, neanche scelti con un particolare criterio, come ad esempio, basandosi solo sulla prima serie, solo sulla seconda, solo i più carismatici. Invece no, scelti proprio alla pene di cane... (è sempre Natale), e pure disegnati alla chisse, con la sola "attenzione", dedicata a fornire ad'ognuno, un fondale almeno adeguato alla sua storia, e proporzioni adeguate alle stazze reali viste nel manga/anime. Troviamo Ken, vabbè..., Raoul, Rei, Kayo, Souther, Falco, Heart e Yasha Nero, come dire: si tutti interessanti, ma potendo scegliere magari ne avremmo infilato qualcuno ben più importante, magari uno Shin, Toki, Jagger e chissà quanti altri... ma ok, i problemi seri di questo gioco non sono certo dovuti unicamente al roster. I difetti vengono fuori proprio quando cominci a giocarci. Se l'impatto visivo, non certo da svenimento, può anche andare bene, trattandosi comunque di prodotto su licenza adatto quindi a far leva sui sogni bagnati del fan sfegatato di turno e di norma, di bocca molto buona, è la decisione di affidare il tutto a un team senza ne arte ne parte, a far si che proprio la giocabilità risulti il problema maggiore. Sapranno pur disegnare sti programmatori, per lo meno un certo impegno si evince, ma far poi muovere adeguatamente gli sprite è tutto un altro paio di maniche, non rivali seri per Street Fighter non spuntavano propriamente molto spesso. I personaggi, hanno un paio di animazioni ciascuno, e credetemi non sto affatto esagerando, magari saranno tre... si muovono scattosamente e non rispondono adeguatamente, ovvero con ritardo mostruoso alle pressioni sul pad.

Ogni personaggio, dispone dei quattro pulsanti base del pad Nintendo, per eseguire colpi normali di calci e pugni, tutti talmente simili tra loro, e quasi inutili nell'economia del gioco, aggiungo, che sarebbe tranquillamente bastato affidare tutto a tre tasti, uno per i pugni, uno per calci e uno per le special. I due dorsali sono invece utilizzati, uno per caricare l'aura energetica con relativo attacco, e uno per il vero colpo speciale, quando il personaggio è carico dell'aura sopra citata. A occhio (perdonatemi se non sono andato troppo a fondo nell'analisi di ogni personaggio, ma dato il software...), ogni combattente ha due attacchi speciali, uno eseguibile caricando al massimo l'aura manualmente e quindi rilasciandola, un altro, eseguibile quando l'aura si carica automaticamente combattendo. Gli attacchi speciali, sono degni di un certo interesse, in quanto, richiamano le reali tecniche di ogni guerriero, ma si parla di un paio di colpi e non di più, pochissima roba in confronto alle tante tecniche viste nel manga/anime. Qualche tocco di classe c'è, ad'esempio è impossibile far accovacciare Raoul (che ricordo, nella storia originale non si inginocchia mai, tranne forse davanti a Julia, e torna la storia del pelo...), come non crolla neanche se battuto, ma si limita a rimanere li impietrito e con l'indice indicante il cielo, come dopo l'ultimo scontro con Ken nel manga. Sono piccole cose ma degne di nota, in un prodotto tanto scadente sul lato tecnico, si nota se non altro, l'attenzione verso i fans di un prodotto, comunque approvato e supervisionato dalla Toei, e ricordando Piermarco che nel lontano '93, si stupiva di come questo prodotto avesse avuto il benestare dagli aventi diritto al copyright, per arrivare sul mercato, aggiungo io: che fosse per soldi?!? Chissà... Il sonoro pure è molto ma molto deludente. Dimenticatevi la colonna sonora originale, che pure i chip del Super Famicom non avrebbero avuto problemi a replicare, certo con i chiari limiti di un supporto siliceo, ma vuoi mettere, si sono sentite melodie degne di un cd su questa console, quando la si è saputa spremere. Si è optato invece, per musiche assolutamente anonime, cercando unicamente di dare un tono di drammaticità alle melodie, ma senza creare niente di indimenticabile, anzi risultando anche fastidioso in certi casi.

GIOCATORI                          1/2
LIVELLI                                    8
LIVELLI DIFFICOLTA'             3
 
55

A concludere il pacchetto offerto dal gioco, oltre allo Story Mode affrontabile con ognuno degli otto personaggi, da notare che giocando con Ken, si affronti Kajo per ultimo, mentre per tutti gli altri, è proprio Ken, l'avversario finale, c'è un Free Fight dove si può scegliere il proprio personaggio e chi affrontare, una modalità per due giocatori, e la scelta del livello di difficoltà e dei continue. Un gioco, che essendo fans, ma proprio tanto fans, sarà durato pure ai suoi tempi, giusto il tempo per terminarlo con tutti i personaggi, se non altro per provare le varie mosse speciali. Decisamente deludente, mi sento di consigliarne l'acquisto, unicamente per esporne la bella cover della scatola in collezione, per giocare Ken, senza scomodare gli ultimi videogame degni di una certa importanza dedicati al guerriero di Hokuto usciti per PS One e PS2, qualunque Mugen amatoriale, pure il più scadente, è migliore di questo picchiaduro. Alla prossima.

Gli effetti, orripilanti a dir poco, basta sentire gli fx per il salto, o per i colpi sferrati, recuperano qualche punto con le digitalizzazioni degli urletti, quelli di Ken su tutti, ma si dimostrano un altra occasione persa, perchè potevano evidentemente, digitalizzare almeno il parlato delle due tecniche speciali di ogni personaggio, dico due, senza sforare di niente sulla capienza della cartuccia. E' chiaro, come questo genere di prodotti sia indirizzato ai fans duri e puri, che come detto, da sempre di bocca buona e ai tempi molto più di ora, erano ben disposti a spendere cifre non indifferenti (in Italia giochi di importazione come questi non li si pagava meno di 180.000 lire appena usciti), pur di rivivere su console, le gesta dei propri eroi. Ma altri prodotti su licenza, e mi vengono in mente ad'esempio i picchiaduro dedicati a Ranma o Dragon Ball, sempre sulla stessa console, senza certo insidiare seriamente i titoloni di Capcom ed SNK, riuscivano per lo meno a creare prodotti decenti sul lato audiovisivo e soprattutto, degni di essere giocati. Il già citato Piermarco, ai tempi della rece, si diceva convinto che la bastonata ricevuta in recensione, avrebbe probabilmente portato a un Hokuto no Ken 7, sicuramente migliore. Purtroppo il settimo episodio arrivò davvero, ma fu anche peggiore... un altra vaccata.

Conclusioni finali

 

Ricollegandomi al cappello introduttivo, penso al detto che dice: stai attento a quello che desideri, alle volte potrebbe avverarsi e non essere come te lo aspetti (o qualcosa del genere...), ai bei tempi della rivista, di cui di seguito vi lascio un link alla scannerizzazione: (http://www.old-computer-mags.net/oldmags/view_pages.php?id_numero=733) avrei venduto il mio gatto per questa porcatina di software... meno male che non trovai acquirenti interessati.

 

scan a cura del sito: http://www.oldgamesitalia.net/

 

di Eikichi "Oni" Onizuka

Sistema: Super Famicom  Genere: Picchiaduro  Produttore: Toei  Anno: 1992  Giocatori: 1/2  Data Articolo: 22/12/2011


RETROGIOCO NOVEMBRE 2015

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