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Culturisti e bestialità varie in un grande successo Arcade degnamente convertito sul 16 Bit Sega.

Rieccomi, salve a tutti e benevenuti alla rubrica "rigiocati per voi"! Per l'occasione ho rispolverato (si fa per dire dato che tengo tutto il mio

materiale più che pulito, immacolato!) un vecchio classico per Sega Mega Drive, quell' Altered Beast che per tanti è stato il primo vero cartuccione a

16 Bit sul quale mettere le ansione manine. Convertito a tempo di record (in sala il gioco arrivò nel Giugno '88 e su Mega Drive Giapponese a Novembre

dello stesso anno) sulla scia del grandissimo successo ottenuto in versione coin op nelle sale giochi di tutto il mondo, e scelto come gioco bundle per

la versione Giochi Preziosi del Sega Mega Drive.

Per combatterlo, come detto il sommo Zeus ci ha reso sovraumani, questo comporta due trasformazioni

per potenziarci la muscolatura e la terza e ultima, una metamorfosi in bestia, da qui il titolo. Trasformazioni non sempre riuscitissime,

l'orsacchiotto puccettoso del terzo livello, non fosse per gli occhi rossi sarebbe tutto da coccolare... se proprio volevano un orso avrebbero dovuto

rendere l'aspetto più aggressivo, comunque compensano ampiamente le altre metamorfosi, lupi, draghi e soprattutto la tigre. Cinque livelli, cominciando

in un graziosissimo cimitero, andando sempre più giù verso gli inferi e quindi la tana di Neff, attraversando luoghi e mostrologie che ricordano molto

da vicino film come Gli Argonauti o Scontro fra Titani. Il gioco è un classico action a scorrimento solo orizzontale (alla Shinobi) molto in voga a

quei tempi, affrontabile anche in due e con non pochi problemi di longevità. Come detto la mutazione in bestia avviene dopo due precedenti

potenziamenti muscolari, il tutto acquisendo delle spirit ball rilasciate da grossi lupi celesti con due teste, spirit ball piuttosto sfuggenti,

specialmente nelle fasi di lotta più concitate non sarà raro mancarle o non riuscire affatto ad abbattere il lupo. Piuttosto ostico nelle primissime fasi, il gioco diventa molto più malleabile già dopo il primo potenziamento, che vede per via dell'aumentata muscolatura, più forza nei colpi e soprattutto un maggiore allungo che ci evita di subire gli attacchi dei forti picchiatori avversari. Diventanti bestie poi le cose si fanno davvero facili, anche troppo, considerando che facendo un cammino perfetto si arriva a prendere la terza spirit ball e quindi la mutazione, immediatamente prima dell'apparizione di Neff. Difatti è sempre stata mia abitudine proprio per godermi qualche minuto in più la mutazione (e allungare di fatto la durata del gioco...), rimandare l'acquisizione della terza sfera magica e quindi rinviare lo scontro con Neff che, almeno su Mega Drive appare fino a tre volte, poi mutati o meno ci tocca affrontarlo.

GIOCATORI                          1/2
LIVELLI                                    5
LIVELLI DIFFICOLTA'             3
 
72

Longevità a parte il gioco c'era davvero tutto e in splendida forma, di sicuro tra le tante conversioni per i più svariati formati (e furono davvero

tante) era la più performante. Del resto avere "il coin op in casa" (inteso come Arcade Perfect) è sempre stato il mito di quegli anni, avvenimento più

unico che raro considerando le abissali differenze tra gli hardware da sala e quelli casalinghi, ma qualche volta ci si andava molto vicini e questo

era uno dei casi. Certo, la familiarità tra il processore principale (Motorola 68000) della scheda Arcade System 16 e quello del Mega Drive, rese le

cose molto più semplici, bene o male quello che accadeva in epoca più recente con le conversioni Namco sulla prima PlayStation. A occhio nudo e senza

il coin op originale di fianco alla TV di casa, Altered Beast sembrava la copia sputata della sala, ovvio non era così, molti meno colori, animazioni

semplificate e sprite scaling assente, un sonoro meno pompato e tanta ma tanta memoria in meno per la piccola cartuccia, eppure il gioco sembra uguale.

Anche l'audio fa la sua parte con gli stessi splendidi temi della controparte Arcade, solo meno sofisisticati come strumentazione, in particolare mi

hanno colpito le digitalizzazioni vocali, di solito il punto debole di questa console con gracchianti vocalizzi, in questo caso invece, particolarmente comprensibili.

Quanti ricordi mi riaffiorano pensando agli spot dell'epoca... avevo ancora "solo" un Commodore 64 e come da prassi, schiavo del vecchio adagio che vede l'erba del vicino essere sempre più verde... invidiavo a morte chi aveva le console "vere" quelle con le cartucce... prima il Nes di un odiato cugino, in maniera minore il Master System ma solo per via della sua scarsa diffusione, poi gli spot del nuovissimo Mega Drive mi apriorono letteralmente il cervello in due! Dovevo averlo, anche a costo di mettermi seriamente a studiare (almeno fino a Natale) ma doveva essere mio, e così fù il Natale del '90 entrai nell'era dei 16 Bit. Antica Roma, Zeus in persona ci ridà la vita e ci fornisce poteri sovraumani al solo scopo di liberare la Dea Athena dalle grinfie (uh uh uh ah ah AH!) del Demone Neff. Un muta forma che nel corso di cinque livelli ci affronterà con un aspetto sempre diverso e sempre più mostruoso, anche se l'incaranzione migliore e più riuscita è a mio avviso proprio la prima, il gigante putrefatto composto da pezzi di vari cadaveri che ci lancia infinite volte la sua testa che immediatamente ricresce.

La longevità è il vero problema di questa cartuccia che è possibile terminare anche in meno di

quindici minuti, perfetto per la sala giochi, molto meno quando lo si gioca in casa e soprattutto è l'unica gioco/cartuccia che avrai fino alla

prossima festa... fortuna che quel Natale fu particolarmente generoso e mi portò per Befana lo stramiticissimo (questo si che era un gioco...) Golden

Axe e un meno desiderato ma poi rivelatosi meritevolissimo, Super Monaco GP. Ovvio che erano decisamente altri tempi, ma ricordo che già allora questo

gioco mi lasciò non poco amaro in bocca, perchè dietro una veste audiovisiva di ottimo livello, c'era ben poco altro. Anche la rigiocabilità era poco

stimolata, a conti fatti ne conservo un bel ricordo in quanto primo gioco per la mia console preferita, ma la Sega avrebbe dovuto impegnarsi di più e

aggiungere qualche modalità extra, ok che il gioco è stato sviluppato nel lontanissimo '88 (quando lo giocai io e per noi Italiani era il massimo della

tecnologià in Giappone stava già indietro di quasi due anni...) ma Golden Axe (come altri porting di successo) insegna, che oltre a curare il lato tecnico era buona abitudine aumentare la longevità di una

conversione da Arcade, pena gli errori fatti con il NeoGeo

Considerando la gioventù della console (all'epoca di sviluppo del gioco) e la ancora acerba conoscenza delle potenzialità hardware del 16 Bit Sega da

parte del Team sviluppatore, tutto sommato Altered Beast ne esce come una riuscitissima conversione che ha la sola colpa di essere fin troppo simile

all'originale. Pensate quanto sarebbe stato figo solo con qualche livello e mutazioni extra?!? Un vero peccato. Per concludere, descritto sul libretto

alla voce "consigli utili" un cheat (questo magari sfugge a chi lo gioca via emulazione o possiede la sola cartuccia) per accedere al menù "nascosto"

premendo B più Start nei titoli. Menù nel quale è possibile modificare la difficoltà, la quantità di crediti/vite, la lunghezza della barra energetica

(la nostra vitalità) ma soprattutto scegliere da quale livello cominciare, selezionado il round tra i cinque disponibili e dalla schermata titolo

premendo A più Start, stessa sequenza per ricominciare dall'ultimo livello affrontato prima di morire. Un pò assurdo "barare" con un gioco già tanto

breve, ma c'è da dire che pur se di scarsa durata, lasciando tutto a default è davvero tosto da finire, anzi direi quasi impossibile. Per lo meno

l'aumento di barra enegertica e crediti sono consigliabili. Se non ricordo male e non credo di averlo sognato, era possibile anche attivare un cheat

che permetteva di scegliere in cosa trasformarsi in ogni livello, questo si era notevole, ma ripeto ne conservo un ricordo lontanissimo...

probabilmente un cheat pubblicato su qualche rivista dell'epoca. Chi fosse interessato sappia che chi cerca trova, almeno di solito è così! Alla

prossima.

Conclusioni finali

 

Come avrete sicuramente notato, per questa volta ho scelto di inserire foto originali fatte alla TV (come si usava sulle riviste anni '80/'90) al postodelle solite prese dalla rete. Il risultato è sicuramente una definizione inferiore, ma volete mettere il fascino dei CRT e dei loro pixelloni.Imbattibile, non c'è effetto speciale di emulatore che possa reggere il confronto. Piuttosto dovrò prima o poi decidermi a capire come fare perfotografare e/o riprendere in video, schermi a tubo catodico senza subire le bande nere che attraversano lo schermo verticalmente. Avrò cancellatoalmeno dieci foto totalmente oscurate a causa loro!!!

 

di Eikichi "Oni" Onizuka

Sistema: Mega Drive  Genere: Action  Produttore: Sega  Anno: 1988  Giocatori: 1/2  Data Articolo: 22/12/2015


  RETROGIOCO DICEMBRE 2015

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